PROGETTAZIONE
 

ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE


Oggi la regola è dettata dall’assunzione della persona normodotata quale unità di misura standardizzata nella progettazione delle strutture urbane.


In realtà esistono anche para-tetrapleggici, artrosici, cardiopatici, anziani con difficoltà di deambulazione, donne in stato di gravidanza e persone con temporanei stati di disabilità (come le persone soggette ad ingessature o lesioni temporanee alle articolazioni), che non rientrano nella categoria dei normodotati, per una stima approsssimativa dell’ O.M.S. di circa il 20% della popolazione.


Eliminare le barriere architettoniche significa agire sugli effetti di una progettazione poco accorta alla problematica.

Progettare senza barriere invece significa agire in conformità della giusta causa dell’accessibilità.

Quanto più si progetta senza barriere, tanto minore sarà la necessità di inseguire gli effetti di una cattiva elaborazione progettuale.


Grazie alle nostre specializzazioni siamo in grado di offrire consulenza e redazione dei Piani Locali di Eliminazione delle Barriere Architettonich (PEBA) e dei Piani Integrati degli Spazi Urbani (PISU).


Altàis
STUDIO TECNICO BIOARCHITETTURA
COMPETENZE.html